Posts by giovanni

Condizionatore di casa e Covid-19: utile o rischioso?

C’è un dubbio che riguarda un po’ tutti, in questa particolare situazione e con i primi caldi in arrivo.
La maggioranza di noi è rinchiusa in casa e la prima cosa che ci viene in mente è se siamo al sicuro anche all’interno delle mura domestiche.
Il condizionatore di casa (con o senza pompa di calore) ci protegge o aumenta il rischio di propagazione del Coronavirus?

Il condizionatore di casa è sicuro?

La risposta è SI.
Il condizionatore domestico è sicuro e non è promotore di contagio.

Il condizionatore di casa è utile?

La risposta è SI.
Il condizionatore è utile perché deumidifica e promuove la circolazione dell’aria.

I benefici del Condizionatore ai tempi del Coronavirus

Molti si chiedono: “Se il virus si trasmette attraverso l’aria, è sicuro utilizzare un condizionatore?

“In assenza di contagiati in casa non ci può essere il virus, quindi l’accensione dell’impianto termico e di quelle di climatizzazione non influisce in alcun modo sul rischio di contagio”.
Fonte: Impianti di Climatizzazione e Covid-19 secondo AiCARR

In sostanza, il condizionatore può essere un fattore di rischio SOLO se l’ambiente è frequentato da persone con il virus, perché non consente di cambiare aria, come si potrebbe fare aprendo una finestra…

MA

Il condizionatore purifica, deumidifica e filtra l’aria che vi è in casa. I filtri del condizionatore, se ben puliti e sanificati, sono importanti e possono dare un aiuto nel ridurre il rischio che il virus circoli dentro casa.

Inoltre i filtri sporchi possono peggiorare la situazione. Se non vengono puliti e sanificati come da manuale dell’impianto, possono raccogliere polvere e diffondere batteri e virus.

Per di più, non confondiamo il Covid-19 con la legionella! Il Covid-19 non si sviluppa e non si annida nelle tubazioni dei condizionatori, come invece fa la legionella (di cui non parlerò qua).

L’utilità del condizionatore

È buona norma favorire il ricircolo dell’aria nell’ambiente, lo sappiamo tutti.

Ma aprire semplicemente le finestre non basta perché non fanno areare l’ambiente in maniera uniforme.
Il condizionatore, se alternato con l’apertura delle finestre (magari in orari meno caldi) consente di disperdere l’aria entrata da fuori in maniera uniforme.

In questo modo viene diluita l’aria presente all’interno con quella esterna e viene distribuita nell’ambiente, abbassando la carica virale.

Inoltre, da comunicato stampa dell’Associazione ASSOCLIMA, “gli spazi non climatizzati possono causare stress termico e, soprattutto nei soggetti più deboli, ridurre la resistenza alle infezioni“.

In poche parole, il condizionatore è utile e contribuisce a ridurre la concentrazione di SARS-CoV-2. Viene quindi raccomandato l’utilizzo di un condizionatore.
Fonte: Comunicato stampa Assoclima, 28 aprile 2020

In conclusione

Il condizionatore è utile perché:

  • Se ben manutenuto e sanificato, può aiutare a filtrare le particelle virali, batteriche e le polveri
  • Aiuta a ridurre il rischio, diluendo l’aria e riducendo la carica virale (in alternanza all’apertura delle finestre)
  • Distribuisce l’aria in maniera uniforme, a differenza di porte e finestre
  • Permette di evitare lo stress termico dell’ambiente, rischioso per la salute del fisico

Il condizionatore non espone ad ulteriori rischi!
È utilizzabile senza correre alcun rischio di contrarre il virus, perché non permette all’aria esterna di entrare.
Da un lato, quindi, non può comportare nuovi contagi. Dall’altro, però, non promuove il ricambio dell’aria interna.
E’ consigliato alternare ricambio d’aria tramite finestre e utilizzo del condizionatore per la distribuzione uniforme dell’aria pulita.

Le raccomandazioni dell’OMS rimangono, ovviamente, valide. Il condizionatore non può sostituire il beneficio di aprire una finestra e far uscire l’aria viziata interna.

Vuoi fare la sanificazione del tuo condizionatore?

Siamo installatori e manutentori certificati

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Bonus Condizionatori 2019 Detrazione fiscale

Bonus Condizionatori 2019: detrazioni fiscali dal 50% al 65%

Forse sei già a conoscenza della Legge di Stabilità 2019 che prevede alcune agevolazioni su interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, includendo anche l’acquisto e l’installazione di un nuovo impianto di condizionamento.
Le agevolazioni prevedono una detrazione, dal 50% fino al 65%, dell’investimento fatto. Con l’estate oramai vicinissima conviene sfruttare l’opportunità del bonus condizionatori 2019 e prepararsi a godere di un’estate al fresco.

Condizioni per la detrazione IRPEF

Con riferimento al Bonus Condizionatori 2019 l’agevolazione può essere al 65% o al 50% e può essere richiesta indipendentemente dal fatto che si stiano eseguendo lavori di ristrutturazione in casa propria.

La detrazione, infatti, può essere richiesta anche da chi vuole compiere interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio o da chi vuole semplicemente installare un condizionatore.

Le condizioni che devono essere rispettate in tutti i casi sono:

  • Il condizionatore deve essere anche pompa di calore, cioè sia possibile utilizzarlo in funzione riscaldamento, oltre che raffrescamento
  • Il condizionatore deve essere dotato di tecnologia inverter, cioè in grado di ottimizzare l’assorbimento di corrente in base alla richiesta di climatizzazione
  • Il condizionatore deve avere una classe energetica almeno di A+

Praticamente tutti i condizionatori attualmente in commercio sono anche pompe di calore e di classe energetica superiore a A+, quindi il tuo nuovo condizionatore rientrerà a pieno titolo nella detrazione.

Detrazione al 65%

La detrazione al 65% spetta solamente nel caso di interventi di Riqualificazione Energetica dell’abitazione, cioè in caso di interventi edilizi o tecnologici, che comportano un risparmio energetico.
Nello specifico, l’acquisto e la posa di un condizionatore rientra nell’agevolazione se rispecchia uno dei seguenti casi:

  • Sostituzione del vecchio climatizzatore (climatizzatore ON/OFF, senza inverter e con la sola funzione raffrescamento) con il nuovo condizionatore (con pompa di calore per la climatizzazione invernale)
  • Sostituzione dell’impianto di riscaldamento attuale con il nuovo condizionatore (occorre dimostrare il risparmio energetico, tramite diagnosi eseguita da un tecnico, che si avrà rimuovendo l’impianto termico attuale)

Detrazione al 50%

La detrazione al 50%, per l’intervento di posa di un nuovo condizionatore, è ammissibile sia in caso di Ristrutturazione Edilizia (rientra nel BONUS MOBILI assieme all’acquisto di elettrodomestici) che in assenza di ristrutturazioni.
La detrazione al 50% spetta in ogni caso a chi acquista e installa un nuovo condizionatore con classe energetica superiore ad A+ e dotato di pompa di calore e rientra, anche se non c’è nessun intervento di ristrutturazione, nel bonus casa 2019.

Come ottenere l’agevolazione?

La dichiarazione all’ENEA: quando?

La trasmissione delle informazioni all’ENEA tramite dichiarazione deve essere fatta tramite loro sito web alla pagina https://detrazionifiscali.enea.it/.
È necessaria:

  • In caso di ristrutturazioni edilizie: BONUS CASA. Occorrerà registrarsi e indicare i propri dati anagrafici, i dati catastali dell’immobile e la descrizione degli interventi di ristrutturazione (e acquisto di eventuali elettrodomestici, tra cui il nuovo condizionatore)
  • In caso di riqualificazione energetica: ECOBONUS se sostituisci l’impianto termico attuale con il nuovo condizionatore. Occorrerà quindi anche una l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) redatto da parte di un tecnico che attesti la situazione energetica prima e dopo l’intervento
  • In caso di sostituzione del vecchio climatizzatore con un condizionatore nuovo di ultima generazione. In questo caso occorrerà indicare alcuni parametri contenuti nella scheda tecnica
  • In caso di installazione di un nuovo condizionatore. Occorre tenere a portata di mano il libretto o la scheda tecnica per poter riempire quei pochi campi richiesti

La dichiarazione all’ENEA: i campi da compilare

La dichiarazione, per nuove installazioni di condizionatori, rientra nella categoria “bonus casa”.
Una volta compilati i dati anagrafici e dell’immobile, giunti al punto 3 occorrerà compilare i campi richiesti (soprattutto la data di inizio e fine lavori) e cliccare su “prosegui”.
Tra tutti gli interventi occorre scegliere “Pompa di calore (anche con sonde geotermiche)” e compilare i campi che vengono richiesti.
I dati da compilare sono:

  • TIPO DI GENERATORE SOSTITUITO: “Nessuno” in caso di nuova installazione oppure “Pompa di calore con sonda geotermica” in caso di sostituzione di vecchio impianto
  • POTENZA UTILE NOMINALE DEL GENERATORE SOSTITUITO [kW]: “0” in caso di nuova installazione oppure inserire la potenza, in kW, del vecchio impianto
  • AMBIENTE ESTERNO/INTERNO: selezionare “aria/aria
  • POTENZA TERMICA UTILE [kW]: reperire il dato dalla scheda tecnica. NB: va inserito il dato riferito alla funzione riscaldamento
  • POTENZA ELETTRICA ASSORBITA [kW]: reperire il dato nella scheda tecnica. NB: va inserito il dato riferito alla funzione riscaldamento
  • COP (oppure SCOP, nella scheda): reperire il dato nella scheda tecnica
  • EER (oppure SEER, nella scheda): reperire il dato nella scheda tecnica
  • SUPERFICIE UTILE RISCALDATA DALLA PDC [m2]: inserire la metratura della stanza in cui è installata l’unità interna

Alla fine del processo verrà inviata un’e-mail di conferma e verrà assegnato un codice CPID da conservare e comunicare al proprio commercialista in sede di dichiarazione dei redditi, assieme ai documenti che sono elencati di seguito.

Il pagamento

Il pagamento deve avvenire tramite Bonifico bancario parlante, cioè contente informazioni dettagliate su chi effettua il bonifico e chi lo riceve.
Nello specifico:

  • La causale deve contenere l’indicazione della legge che ammette la detrazione. Ad esempio “Pagamento relativo a ristrutturazione edilizia ai sensi e per gli effetti di cui all’art 16-bis del DPR 917/1986”
  • La causale deve contenere i riferimenti a numero e data della fattura d’intervento
  • Occorre indicare ragione sociale e partiva iva dell’azienda che ha eseguito i lavori
  • Occorre indicare nome, cognome e codice fiscale della persona cui è intestata la fattura

I principali enti finanziari consentono di effettuare il “bonifico per detrazione” tramite servizio home banking. Tuttavia se si ha la pazienza di recarsi allo sportello della propria banca, l’incaricato saprà certamente come e quali dati indicare.

I documenti da conservare

Una volta effettuato il pagamento e la dichiarazione all’ENEA, si possono portare tutti i documenti al proprio commercialista che provvederà ad inserirli nella successiva dichiarazione dei redditi.

I documenti da conservare sono:

  • Distinta di bonifico parlante
  • Fattura di intervento
  • Conferma della dichiarazione all’ENEA
  • Libretto del nuovo condizionatore (che contiene le caratteristiche tecniche, come la classe energetica)
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Ecobonus 2018 per impianti fotovoltaici, caldaia e condizionatori

Ecobonus 2018 ed Ecobonus 2017: detrazioni fino al 65% per opere di Efficientamento Energetico

Come probabilmente già sai, l’Ecobonus 2018 permette di usufruire di una elevata percentuale di detrazione fiscale per chi sostiene lavori di Efficientamento Energetico.
Interventi di Efficientamento energetico sono intesi quei lavori (qui sotto vedremo quali sono ammissibili) che permettono all’abitazione, immobile, ufficio, capannone aziendale ecc… un considerevole risparmio energetico annuale.

L’agevolazione, intesa come % sulla spesa totale degli interventi, consiste in una detrazione fiscale, fino al 65%, su IRPEF e IRES, rispettivamente se chi chiede l’incentivo è un privato oppure un’azienda o un professionista.

L’Ecobonus 2017 introduceva interessanti agevolazioni fiscali in tre diversi ambiti della tua casa:

  • Detrazioni al 50% per spese relative ad attività di ristrutturazione edilizia
  • Detrazioni al 65% (fino al 75% nel caso di condomini) per investimenti volti a migliorare l’efficienza energetica degli immobili
  • Detrazioni al 65% per spese di acquisto di finestre, schermature e caldaie a condensazione e a biomassa

L’Ecobonus 2018, prorogato con la Legge di Bilancio 2018 ha lasciato invariate le percentuali di sgravio fiscale delle prime 2, ma ha ridotto, tuttavia, le detrazioni per l’acquisto di caldaie a condensazione e a biomassa al 50%.

Ecobonus 2018: Agevolazioni fiscali e detrazioni al 65% per il Risparmio Energetico

Le detrazioni fiscali, prorogate fino al 31 dicembre 2018, rimangono fisse al 65% per tutti gli investimenti di “efficientamento energetico” che portino ad un reale risparmio energetico effettuate su un’abitazione.

Gli interventi ammessi per ottenere la detrazione al 65% sono:

  • Riqualificazione energetica degli edifici, ad esempio interventi volti a migliorare il confort degli ambienti interni, contenere i consumi di energia o ridurre l’impatto ambientale
  • Interventi sull’involucro degli edifici, volti a ridurre la dispersione di calore
  • Acquisto e installazione di Pannelli Fotovoltaici e Collettori Solari per la produzione di energia elettrica e termica
  • Acquisto e installazione di strumenti per il controllo remoto degli impianti di riscaldamento e acqua calda
  • Sostituzione di sistemi di riscaldamento, come caldaie, con un condizionatore dotato di pompa di calore
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con:
    • Caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla Classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti
    • Impianti ibridi, costituiti da pompa di calore integrata a caldaia a condensazione
    • Generatori di aria a condensazione

Quali interventi hanno la detrazione al 50%?

Nonostante la proroga fino al 31 dicembre 2018, per determinate spese effettuate dopo il 1 gennaio 2018, la detrazione è stata ridotta dal 65% al 50%.

Dunque quali sono le spese ammissibili per la detrazione al 50%?

Tutte le spese sostenute per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con:

  • Impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A
  • Impianti dotati di generatore di calore alimentato con biomasse combustibili
  • Finestre, infissi e schermature solari

Come fare a chiedere la detrazione fiscale

Le spese detraibili riguardano tutte le spese vive sostenute per la sostituzione e gli interventi di efficientamento energetico di cui abbiamo parlato poco sopra.

Quindi sono comprese tutte le spese di:

  • Smontaggio e dismissione degli attuali impianti di climatizzazione invernale
  • Fornitura e posa di apparecchiature meccaniche, elettriche, termiche ed elettroniche
  • Opere idrauliche e murarie necessarie legate alla sostituzione con i nuovi impianti

Occorre ovviamente, in primo luogo, conservare i documenti che attestano la spesa, la tipologia e le eventuali documentazioni tecniche che giustificano le spese in ottica di risparmio energetico.

Dovrai:

  • Conservare tutte le fatture o ricevute dei lavori svolti
  • Conservare i vari documenti allegate a fatture o ricevute, come dichiarazioni di conformità per i lavori svolti
  • Effettuare il pagamento tramite Bonifico Bancario

Successivamente, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, dovrai inserire tutti dati nel sito http://www.acs.enea.it/ e seguire la procedura per richiedere la detrazione fiscale 2018.

Per ulteriori informazioni e invio della procedura di registrazione per usufruire dell’Ecobonus 2018 (oppure per riscattare l’Ecobonus 2017 se entro la soglia dei 90 giorni) puoi visitare il sito ENEA – Agenzia Nazionale Efficienza Energetica.

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Detrazione Irpef per Installazione di Impianti di Allarme e Videosorveglianza

Oramai con l’estate finita, il freddo incombente e le giornate che si accorciano sempre più, vengono in mente nuovi propositi di lavoretti da fare in casa.
Magari hai da tempo posticipato la riparazione di un elettrodomestico, oppure hai idea di abbattere un muro per fare un openspace.
Hai mai pensato di installare un Impianto di Allarme o di Videosorveglianza in casa?

Beh, questo è il periodo perfetto. Non solo è importante sentirsi al sicuro in casa propria, ma per tutti i lavori legati alla prevenzione di atti illeciti hai la possibilità di utilizzare la Detrazione Irpef del 50%!

Cosa significa Detrazione Irpef del 50%?

Significa che, per lavori di installazione di sistemi di sicurezza in casa, come Impianti di Allarme, Antifurto oppure Kit di Videosorveglianza, ottieni il 50% delle spese sostenute come sconto Irpef per i successivi 10 anni!

Mi spiego meglio:
Supponiamo che hai deciso di installare un Kit di Videosorveglianza Wifi e un Impianto Perimetrale di Allarme, spendendo intorno ai 1000€.
Significa che ottieni 500€ di sconto Irpef per i prossimi 10 anni, suddiviso in 10 rate annuali!

Sono detraibili:

  • Le spese per progettazione e installazione da parte di aziende e professionisti;
  • Le spese dei materiali;
  • Il compenso per la dichiarazione di conformità alle leggi vigenti;
  • L’Iva

Ha una scadenza questa Detrazione Irpef?

Si, tutte le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2017.

Chi e come?

Chiunque sia proprietario, i locatari e comodatari, soci di cooperative, oppure il famigliare convivente possessore o detentore dell’abitazione.

Non è necessario aprire nessuna pratica e neppure presentarsi all’Agenzia delle Entrate. Si dichiara in fase di Dichiarazione dei Redditi, purché vengano soddisfate le condizioni seguenti:

  • Il pagamento avvenga tramite Bonifico Bancario, in modalità “parlante”, ovvero sia ben visibile la causale, il codice fiscale di chi paga e il codice fiscale o la partita iva di chi ha effettuato i lavori;
  • Vengano conservate tutte le ricevute o le fatture dei lavori svolti, ai fini dei controlli dell’Agenzia delle Entrate;
  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, in cui dichiarare la data di inizio dei lavori.

Non perdere altro tempo! Hai a disposizione questi pochi mesi per iniziare i lavori per mettere al sicuro casa tua!
Se da tanto tempo hai in mente di installare l’impianto antifurto, allarme e videosorveglianza questo è il momento giusto!

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